Spesso ci si chiede perché sia così importante aggiornare software e dispositivi periodicamente, tant’è che una statistica rileva che la metà dei dipendenti italiani ritarda costantemente gli aggiornamenti. Noi con questo articolo vogliamo provare a spiegarvi quanto sia importante correggere questa cattiva abitudine e alcune semplici soluzioni.
Aggiornare software e dispositivi: perché è importante
Aggiornare regolarmente il software e i dispositivi non solo consente di accedere a nuove funzionalità e interfacce, ma anche di mantenere un alto livello di sicurezza. I fornitori eseguono controlli regolari sui loro prodotti per individuare nuove vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate dai criminali informatici. Pertanto, installare tempestivamente gli aggiornamenti rappresenta una difesa efficace contro gli attacchi.
Nonostante ciò, secondo l’IT Security Economics 2020 di Kaspersky, quasi la metà (44%) delle organizzazioni in Europa ammette di utilizzare tecnologie obsolete, il che può causare danni alla reputazione e perdite economiche maggiori rispetto alle aziende che aggiornano i propri sistemi tempestivamente. Le aziende che aggiornano regolarmente i propri sistemi risparmiano fino al 23% in più per le grandi imprese e fino al 53% per le piccole e medie imprese.
Pertanto è cruciale installare immediatamente le ultime versioni del software non appena vengono rilasciate, poiché prioritizzare e investire nel rinnovo del software è essenziale per ottenere un risparmio economico a lungo termine.
Nonostante gli aggiornamenti e le patch migliorino le funzionalità dei sistemi e delle applicazioni, c’è ancora molta resistenza nel compiere regolarmente gli aggiornamenti, che vengono spesso procrastinati o ignorati.
Le statistiche sulle abitudini degli italiani
Secondo i risultati di una ricerca che ha coinvolto 15.000 persone di 22 paesi diversi, per gli italiani l’aggiornamento dei dispositivi risulta essere un compito fastidioso: infatti, il 50% di loro tende a procrastinare l’installazione quando riceve la notifica sul proprio dispositivo. Questo avviene principalmente perché:
- le notifiche arrivano spesso durante l’orario lavorativo (35%),
- mentre l’utente è impegnato in un’attività che non desidera interrompere (26%),
- perché non vuole chiudere le applicazioni aperte (23%).
Nonostante gli aggiornamenti vengano scaricati in modalità silenziosa durante l’orario lavorativo, senza interrompere le attività in corso, per applicare le modifiche è necessario infatti riavviare il dispositivo.
Naturalmente, alcune questioni aziendali non possono essere posticipate, quindi agli utenti viene data la possibilità di riavviare il dispositivo entro un certo periodo di tempo. Tuttavia, spesso accade che alcune persone non prestino attenzione alle notifiche di aggiornamento o scelgano deliberatamente di ignorarle.
Perchè si ritardano gli aggiornamenti?
Ciò avviene anche perché la richiesta di riavviare il dispositivo può giungere nel momento meno opportuno, come prima di una chiamata importante o durante la composizione di una lunga email.
Le persone tendono a ritardare l’installazione degli aggiornamenti perché temono che ciò possa influire sulla loro produttività lavorativa. Infatti, più della metà degli intervistati viene interrotta durante il lavoro dagli aggiornamenti: il 42% decide quindi di prendersi una pausa da quello che stava facendo, mentre il 7% aspetta pazientemente che gli aggiornamenti terminino.
Globalmente, l’11% degli intervistati ammette di aver procrastinato l’installazione degli aggiornamenti e delle patch per più di un mese, mettendo così l’azienda a rischio di diverse minacce per la sicurezza.
Inoltre le difficoltà non si limitano alla fase di installazione: infatti, il 29% dei dipendenti concorda sul fatto che imparare a utilizzare nuove versioni di software rappresenti una perdita di tempo che potrebbe essere impiegato per svolgere compiti lavorativi.
Aggiornamento software e dispositivi: alcuni consigli utili
Per garantire che gli aggiornamenti non influenzino la produttività, è consigliabile pianificarli in modo che avvengano verso la fine della giornata lavorativa, quando i dispositivi sono ancora attivi ma l’attività dei dipendenti è solitamente ridotta. Utilizzando la tecnologia wake-on-LAN, è possibile attivare i terminali da remoto tramite la rete, consentendo così il download degli aggiornamenti al di fuori dell’orario lavorativo.
Un’altra strategia per evitare che gli aggiornamenti interferiscano con le operazioni aziendali è suddividere gli utenti in gruppi distinti e aggiornarli in turni, garantendo così un funzionamento continuo e consentendo al dipartimento IT di intervenire prontamente in caso di problemi.
L’installazione degli aggiornamenti, non appena disponibili, non è l’unica soluzione, ma anche adottare una strategia preventiva progettando i sistemi IT moderni e le nuove infrastrutture critiche con un approccio di sicurezza integrata fin dalla fase di progettazione.
Questo metodo garantisce che i sistemi IT critici o quelli operativi siano costantemente protetti, indipendentemente dagli aggiornamenti, e che possano eseguire solo le attività autorizzate in precedenza.
Inoltre, la formazione rappresenta un altro strumento prioritario per sensibilizzare i dipendenti sull’importanza di aggiornare tempestivamente i dispositivi e sui rischi associati alla mancata protezione dei dati aziendali e delle risorse in caso di sfruttamento da parte degli hacker di vulnerabilità non corrette.
Questa formazione non dovrebbe essere limitata solo ai dipendenti, ma dovrebbe coinvolgere anche i dirigenti aziendali per far comprendere loro l’importanza di considerare il budget per la cybersecurity come un investimento strategico.Inizio modulo
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